Le ricette per sportivi devono avere precise caratteristiche in quanto a alimenti, ingredienti, quantità, bilanciamento dei nutrienti. Anche quando e il modo di alimentarsi sono importanti per un atleta.
Abbiamo chiesto ai nostri esperti in nutrizione di scrivere un vademecum della corretta nutrizione sportiva per introdurre le nostre ricette rivolte a chi pratica sport. Si tratta di evitare problemi durante o dopo l’allenamento, ma anche di fornire al corpo il giusto apporto alimentare per migliorare la pratica fisica e le prestazioni sportive.
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La varietà alimentare è la condizione fondamentale per soddisfare i bisogni nutrizionali dello sportivo. Varietà significa alimentazione mista (comprendente alimenti di origine vegetale e animale), e anche alternanza di alimenti nel corso della settimana.
Nonostante la grande capacità di adattamento che caratterizza la specie umana (che riguarda anche l’alimentazione ed il metabolismo), e che comporta anche la capacità di adattarsi a regimi alimentari diversi, in certi periodi della vita come l’invecchiamento e l’accrescimento non si può prescindere da una alimentazione mista. Nel caso dell’alimentazione dello sportivo poi, il principio della varietà deve trovare la sua massima applicazione. Esso pre¬vede il consumo di carne 2-3 volte nell’arco della settimana, di pesce 2 o 3 volte, di legumi almeno 1 volta, e di 2 uova alla settimana, ferma restando l’introduzione quotidiana di una quantità di pane e di pasta adeguata al soddisfacimento del bisogno energetico, di frutta e verdura per coprire il bisogno di vitamina C, fibra, beta carotene e antiossidanti, di latte e derivati in relazione soprattutto al fabbisogno di calcio.
Ci sono due regole fondamentali dell’alimentazione, e cioè corretta distribuzione del cibo e varietà alimentare. In particolare, per quanto riguarda gli sportivi, la digeribilità è un aspetto che influisce profondamente sulla composizione dei pasti, composizione che varierà soprattutto a seconda della distanza dall’impegno fisico impiegato.
Il processo digestivo e assimilativo ha ripercussioni rilevanti su tutto l’organismo. Durante la digestione avvengono modificazioni della distribuzione della massa sanguigna, del tono muscolare e dell’attività dei centri nervosi corticali, in sostanza l’organismo si dispone per effettuare il processo digestivo ed è opportuno che questo non coincida con l’attività fisica e la prestazione sportiva.
Per un atleta, ma anche per lo sportivo dilettante di ogni età, è quindi importante avere chiaro qual è l’impegno digestivo che i vari cibi e preparazioni comportano, e quali sono i cibi e le preparazioni che consentono una digestione meno laboriosa e più rapida.
Il transito gastrico, ovvero il tempo di svuotamento dello stomaco, rappresenta un parametro significativo per valutare l’entità dell’impegno digestivo. Questo presenta un andamento estremamente soggettivo e pertanto l’esperienza personale costituisce un ottimo punto di riferimento, ricordando che anche il fattore psicologico esercita la sua influenza ed un cibo che piace è anche meglio digerito. Per quanto riguarda gli effetti del cibo e dei principi nutritivi sull’andamento dello svuotamento gastrico si ha che:
In definitiva l’impegno digestivo e i tempi di svuotamento gastrico sono determinati dalla quantità di cibo che si ingerisce e dalla qualità in termini di cibi e di principi nutritivi. E naturalmente anche la cottura influisce, e, a parte le cotture lente ed elaborate, generalmente rende i cibi più digeribili.
Sulla base di questi aspetti, gli alimenti ricchi di glucidi e poveri di lipidi (derivati dei cerali, pane, pasta, biscotti, prodotti da forno, marmellate e miele) sono facilmente digeribili. Buona è anche la digeribilità di carni e pesci magri, ed anche le uova alla coque o in camicia, presentano tempi di svuotamento relativamente brevi. Per quanto riguarda le preparazioni pasta-olio-formaggio grattugiato, tè-biscotti-marmellata o miele, sono combinazione di cibi che presentano uno svuotamento gastrico abbastanza veloce.
Considerare i tempi di digestione degli alimenti nella dieta dello sportivo è importante per garantirgli le energie necessarie all’attività fisica e alla performance. Prestare attenzione al tempo di digestione dei vari alimenti (Tabella 1) infatti è fondamentale per non appesantire lo stomaco che, altrimenti, sottrarrebbe preziose energie all’organismo per digerire gli alimenti “pesanti”.
Tabella 1 Tempi di digestione degli alimenti |
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Minuti | Alimenti |
Fino a 30′ | Glucosio, fruttosio, miele, alcool, bibite elettrolitiche isotoniche |
30′ – 60′ | Tè, caffé, latte magro, limonate |
60′ – 120′ | Latte, formaggio magro, pane bianco, pesce cotto, purè di patate |
120′ – 180′ | Carne magra, pasta cotta, omelette |
180′ – 240′ | Formaggio, insalata verde, prosciutto, filetto ai ferri |
240′ – 300′ | Bistecca ai ferri, torte, arrosti, lenticchie |
360′ | Tonno sott’olio, cetrioli, fritture, funghi |
480′ | Crauti cavoli sardine sott’olio |
(da Pitzalis G., Lucibello M., Il cibo: istruzioni per l’uso, Milano, Franco Angeli, 2002).
Durante la digestione il sangue deve affluire all’intestino per digerire, quindi nelle 2/3 ore successive al pasto evitare sport.
Dopo un semplice spuntino, povero di grassi e facilmente digeribile, si potrà dimezzare l’intervallo. Meglio mangiare un frutto e uno yogurt, oppure pane con prosciutto seguite da un gelato di frutta o una spremuta.
Se nel primo pomeriggio è previsto un allenamento impegnativo bisogna rinforzare lo spuntino di metà mattina. È consigliabile fare un mini pasto ricco di carboidrati almeno un’ora prima di cominciare l’attività fisica e recuperare dopo l’allenamento o la gara, e poi a cena, con un secondo piatto di porzioni più abbondanti del solito. La precedenza, nel recupero, spetta sempre all’acqua e ai carboidrati.
Ecco alcuni punti fondamentali per ottenere il massimo dalle proprie performance sportive:
Fra gli alimenti, prediligere inoltre:
Infine, cosa non deve mancare nella borsa dello sportivo:
È molto importante sottolineare come queste indicazioni non sono assolutamente personalizzate e non possono in nessun caso costituire un programma dietetico. Si tratta esclusivamente di consigli generici.
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