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Ricette Per Disturbi Gastrici

La corretta alimentazione è molto importante nella cura dei disturbi gastrici e della gastrite. Per tutte queste patologie a carico dell’apparato gastrico il paziente deve seguire un’alimentazione sana e leggera e rispettare la dieta prescritta dal proprio specialista. Non è facile però cucinare piatti appetitosi seguendo le indicazioni del medico. Le nostre ricette per gastrite e disturbi gastrici sono di specialisti in nutrizione e tengono conto anche dell’appetibilità dei cibi. Gli ingredienti e le modalità di preparazione dei piatti sono scelti in base a cosa si può mangiare e a cosa si deve evitare nei principali disturbi gastrici. E in particolare, in quelli più frequenti: il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale.

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Alimentazione e dieta per il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo consiste nel rigurgito del contenuto gastrico all’interno del lume esofageo. Il sintomo più comune è il bruciore o dolore retrosternale. In caso di reflusso gastroesofageo ci sono pratiche da seguire nello stile di vita, nell’alimentazione e nella dieta.

Buone pratiche alimentari per il reflusso gastroesofageo

  • Elevare la testa dal letto di 10-15 cm.
  • Non stendersi in posizione orizzontale dopo il pasto.
  • Fare movimento (camminare) dopo i pasti.
  • Evitare di consumare i pasti o gli spuntini nelle DUE ORE PRIMA di coricarsi.
  • Raggiungere e/o mantenere un peso corporeo desiderabile.
  • Evitare i pasti copiosi, eventualmente inserire degli spuntini a metà mattina e/o pomeriggio.

Cosa mangiare e quali alimenti evitare se si soffre di reflusso

Evitare o limitare i cibi o le bevande che possono rilassare lo sfintere esofageo inferiore (SEI):

  • Alcool
  • Menta, aglio, cipolla
  • Cioccolato
  • Cibi molto grassi (cibi fritti, carne molto grassa, salse con panna, sughi di carne, margarina/burro, panna, olio, salse per insalata)

Preferire alimenti che non influenzano la pressione dello sfintere esofageo inferiore:

  • Alimenti con proteine ma con ridotto contenuto di grassi (carni magre, latte scremato, yogurt o formaggi di latte scremato). Infatti i cibi ricchi in proteine aumentano il tono dello SEI.
  • Alimenti con carboidrati ma con ridotto contenuto di grassi (pane, cereali, frutta, pasta, patate, riso, verdure preparate senza aggiunta di grassi).

Evitare o limitare i cibi o le bevande che possono irritare o danneggiare la mucosa esofagea (in accordo con le tolleranze individuali):

  • Bibite addizionate con anidride carbonica
  • Agrumi o succhi di agrumi
  • Succhi di frutta
  • Caffè, caffè decaffeinato e la caffeina
  • Erbe
  • Spezie
  • Prodotti a base di pomodoro
  • Cibi molto freddi o molto caldi (meglio consumare alimenti tiepidi)

Evitare alimenti che rallentano lo svuotamento gastrico:

  • Cibi ricchi in grassi
  • Cibi ricchi in fibra alimentare (frazione solubile)
  • Cibi molto acidi

Evitare comportamenti che aumentano la distensione gastrica:

  • Bere bevande gassate
  • Fare Pasti copiosi

Ernia iatale: cosa mangiare

Nell’ernia iatale dalla cavità addominale lo stomaco risale in parte nel torace. Questo causa una serie di possibili sintomi a carico dell’apparato gastro intestinale come dissenteria, problemi nella digestione, stitichezza, talvolta vomito. Un corretto approccio dietetico è un’arma che riveste una notevole importanza nella cura dell’ernia iatale.

  • Evitare di fare pasti tropo abbondanti e distribuire il giusto apporto nutrizionale in almeno 5/6 piccoli pasti.
  • Evitare di coricarsi subito dopo cena.
  • Non compiere sforzi eccessivi
  • Utilizzare il cuscino che aiuta a contenere il reflusso
  • Non indossare abiti troppo stretti in vita

Gli alimenti sconsigliati per l’ernia iatale sono caffè, tè, nicotina, cioccolato, menta, agrumi, pomodoro e relativo succo, alcolici, superalcolici, bevande gassate, formaggi grassi, fritture, spezie, condimenti a base di burro, aglio e cipolla, carni rosse ed insaccati, limitare i dolci.

Sono alimenti consigliabili in caso di ernia iatale carni bianche e pesce, pasta, pane, riso, carne magra, frutta (tranne gli agrumi), formaggi magri, verdure e yogurt.

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