Le ricette per la dieta low FODMAP: curarsi con l’alimentazione è indispensabile quando si soffre della Sindrome da Colon Irritabile (IBS), o di un qualsiasi disturbo funzionale gastrointestinale. Mettersi a tavola può finalmente diventare un piacere e non più un problema
Si ha estrema difficoltà nell’individuare i cibi che possono provocare i sintomi tanto temuti tipo il meteorismo, il gonfiore, il dolore addominale, la diarrea o la costipazione. Le normali funzioni quotidiane e la vita sociale stessa possono essere costantemente minate da questi improvvisi sintomi che arrivano senza preavviso.
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I farmaci a disposizione hanno uno scarso effetto di sollievo e altre cure efficaci di fatto non esistono, ma l’alimentazione e la modificazione dello stile di vita possono fare la differenza, pur non sostituendo la cura.
Un metodo che può alleviare lo stato di disagio e di sofferenza è sapere esattamente cosa mangiare. Questo percorso, che va seguito con costanza, permette in alcuni casi di non ricorrere ai farmaci e consiste nella riduzione o eliminazione di alcuni alimenti che contengono “FODMAP” (Fermentable Oligo- Di- and Monosaccharides and Polyols). I FODMAP sono una forma di carboidrati a catena corta, che possono essere poco assorbibili dall’ intestino e che quindi possono essere portati alla fermentazione dai batteri presenti nel colon producendo gas in eccesso, provocando al soggetto forti dolori all’addome, con conseguente diarrea oppure al contrario, portare il soggetto alla stitichezza, e dando vita ai classici sintomi dell’ Intestino Irritabile.
Nei cibi sono presenti i FODMAP di vario genere, con specifici effetti. Ciò che si scatena sul corpo umano come effetto globale, è l’insieme di tutti o alcuni sintomi di quelli elencati accumulati l’uno con l’ altro, andando a peggiorare la sensazione di disagio. In base al quantitativo di FODMAP ingeriti cambia l’intensità e il dolore addominale provato, per questo, seppur con caratteristiche differenti, i FODMAP vanno considerati nel loro complesso.
I Fruttani si trovano in molte specie vegetali, dove svolgono una importante funzione di immagazzinamento energetico. Gli alimenti più comuni che contengono fruttani sono quelli a base di grano (come pasta, farina, pane, ecc.) e alcuni vegetali come cipolla, aglio e alcuni frutti.
I Galatto-oligosaccaridi si trovano nei legumi come i fagioli, le lenticchie i ceci.
Il Lattosio si trova nei latte e nei suoi derivati. ( ci sono eccezioni dovute alla stagionatura di alcuni formaggio come per esempio il parmigiano reggiano)
Il fruttosio, dolcificante naturale, contenuto principalmente nel miele e nella frutta, in particolare in quella molto zuccherina. E’ un componente del comune zucchero da tavola, facile da ritrovare anche in alcuni cereali e in alcune verdure.
I Polioli sono usati come dolcificanti al posto dello zucchero e hanno la presenza di sostanze come lo xilitolo, il polidestrosio, l’isomalto, il maltitolo, il mannitolo e il sorbitolo. I polioli si trovano naturalmente anche in alcuni frutti e verdure. Vengono spesso utilizzati per la realizzazione di gommose e caramelle.
Una dieta che limita il consumo di queste sostanze porta inevitabilmente ad una riduzione dei sintomi. Si inizia con un protocollo della durata di 6-8 settimane e in questa fase non ci deve essere presenza di cibi contenenti FODMAP. L’impatto di un FODMAP cambia da individuo a individuo, in base alla sensibilità del soggetto. Strada facendo vengono poi introdotti gli alimenti uno alla volta, per cercare di intercettare quali possono effettivamente disturbare l’individuo.
E’ un protocollo medico, per tanto niente “fai da te”. Ci si deve rivolgere ad un gastroenterologo per la diagnosi e ad uno specialista in nutrizione come un Dietista, un Biologo Nutrizionista o un Dietologo per la prescrizione della dieta perché, pur dovendo eliminare drasticamente i cibi contenenti FODMAP, si deve avere una dieta bilanciata, senza carenze nutritive di nessun tipo.
DA ELIMIMINARE o LIMITARE | LIBERAMENTE CONCESSI | |
CEREALI | Grano, Frumento, Farro, Kamut, Segale, Orzo, Couscous, Bulgur, Semolino, Farina di Amaranto, Farina di Ceci o Legumi. | Amaranto, Mais, Riso, Malto, Miglio, Avena, Quinoa, Grano Saraceno, Sorgo, Tapioca, Patate, Polenta, Farina di cocco, Farina di Sorgo, Farina di Teff. |
LATTICINI | Latte di vacca, Yogurt, Gelato, Formaggi morbidi. | Prodotti a base di Riso, di Avena, di Quinoa. Latte, formaggi e derivati senza lattosio. Formaggi stagionati. |
VERDURA | Aglio, Cipolla, Carciofo, Scalogno, Asparago, Broccolo, Barbabietola, Cavoletti di Brussel, Cavolo, Cavolfiore, Finocchio, Sedano, Taccole, Funghi. | Avocado, Carota, Cetriolo, Fagiolini, Germogli di bambù, Invidia, Lattuga, Iceberg, Melanzana, Olive, Peperone, Pomodoro, Rapa, Spinaci, Zenzero, Zucca, Zucchini. |
FRUTTA | Anguria, Albicocca, Avocado, Caco, Ciliegia, Fico, Mora, Mela, Melograno, Pera, Pesca, Prugna, Susina, Tamarillo. | Ananas, Arancia, Banana, Fragole, Frutto della passione, Kiwi, Lampone, Lime, Limone, Mandarino, Mirtilli, Melone, Papaia, Pompelmo, Rabarbaro, Uva, Cocco. |
FRUTTA A GUSCIO | Pistacchi, Anacardi. | Piccole quantità di tutte le altre (noci, nocciole, mandorle…) e loro creme, semi. |
LEGUMI | Ceci, Fagioli (cannellini, rossi, neri), Fave, Lenticchie, Fagioli di soia, Piselli. | Tempeh, Tofu. |
SECONDI | Salsicce o Wurstel contenenti aglio, cipolla, insaporitori a base di erbe o lattosio. | Carne, Pesce, Uova, Tempeh, Tofu. |
DOLCI | Miele, Fruttosio, Sciroppi, Succhi, Sorbitolo, Mannitolo, Maltitolo, Xilitolo. | Saccarosio, Glucosio, Melassa, Aspartame, Saccarina, Stevia. |
A cura della Dott.ssa Serena Ravasini Biologa Nutrizionista
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